Born To Be Online

Dopo un po’ di tempo

Mi sveglio stamane col desiderio di visitare le pagine che in questi tempi così stranianti hanno ospitato ed ospitano ancora, e ospiteranno, associazioni, immagini e parole. Ritorno qui con la sensazione, leggendo, di un flusso bello, ricchissimo di suoni, ed emozioni La prima cosa che sento è l’importanza dei luoghi che restringono distanze pur non violando il perimetro di chi si incontra, come se fosse, la rete, il simbolo perfetto di una unione nel distanziamento, e di un distanziamento nell’unione. Come se oggi, l in qualche modo, solo di questioni potessimo parlare. Del nostre essere vicini, vicine, oppure distanti. Di salvaguardia, cura e guarigioni,  di protezione di sé e fi chi si ama, e di vita che scorre, di distacchi. Penso a Venezia, all’acqua che congiunge. Al navigare. E il navigar m’è dolce in questo mare (torna alla mente e la accarezza).

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