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I Monologhi del sabato: Codice d’Onore: il peso della verità

Monologo
ASCOLTA AL LINK: https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/MONOLOGO-Jack-Nicholson-Codice-donore-e1pa1h3

Codice d’onore, è un film del 1992 diretto da Rob Reiner
Nel film ci troviamo di fronte al tema del dovere e della coscienza, della responsabilità di quello che si fa, al di là degli ordini ricevuti.
Il monologo qui di seguito è pronunciato da Jack Nicholson nel ruolo del colonnello Nathan R. Jessep. Attraverso le parole determinate del colonnello, cogliamo il punto di vista di un uomo che esprime il proprio credo con convinzione e forza, un uomo completamente e convintamente investito di un ruolo su cui ha fondato la propria esistenza.
“Nel film sono presenti il senso dell’onore, dell’onestà e del dovere, valori incarnati soprattutto dall’ ambiente militare dove “se uno sbaglia qualcuno muore”. Ma la coscienza individuale deve prevalere. Lo avrebbe detto Kennedy, lo dice Clinton. E questo è forse il primo film della sua era”.

Monologo:
“Tu non puoi reggere la verità! Figliolo, viviamo in un mondo pieno di muri e quei muri devono essere sorvegliati da uomini col fucile. Chi lo fa questo lavoro, tu? O forse lei, tenente Weinberg? Io ho responsabilità più grandi di quello che voi possiate mai intuire. Voi piangete per Santiago e maledite i Marines. Potete permettervi questo lusso. Vi permettete il lusso di non sapere quello che so io: che la morte di Santiago nella sua tragicità probabilmente ha salvato delle vite, e la mia stessa esistenza, sebbene grottesca e incomprensibile ai vostri occhi, salva delle vite! Voi non volete la verità perché è nei vostri desideri più profondi che in società non si nominano, voi mi volete su quel muro, io vi servo in cima a quel muro. Noi usiamo parole come onore, codice, fedeltà: usiamo queste parole come spina dorsale di una vita spesa per difendere qualcosa. Per voi non sono altro che una barzelletta. Io non ho né il tempo né la voglia di venire qui a spiegare me stesso a un uomo che passa la sua vita a dormire sotto la coperta di quella libertà che io gli fornisco e poi contesta il modo in cui gliela fornisco. Preferirei che mi dicesse la ringrazio e se ne andasse per la sua strada; altrimenti gli suggerirei di prendere un fucile e di mettersi di sentinella. In un modo o nell’altro io me ne sbatto altamente di quelli che lei ritiene siano i suoi diritti!”
Jack Nicholson nel ruolo del colonnello Nathan R. Jessep

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