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Il mio borgo: tra immagine e psiche- Marzamemi

La nostra rubrica estiva con i meravigliosi borghi della memoria!
” Marzamemi ” tra parole e video

Di Laura Pini
Di quante e quali sedie ci impossessiamo nella vita, occupando posti, ospitando il passato…
Queste le parole di Laura Pini che ci presenta il borgo di Marzamemi, sospeso tra descrizione e rimando simbolico. E tutto raccontato con sapiente amalgama di divertimento e riflessione.
Buona lettura!

Quante e quali sedie accompagnano la vita.
Di quante e quali sedie ci impossessiamo nella vita, occupando posti, ospitando il passato…
Potrei raccontarvi di quelle sedie vissute, per lavorare, riposare, socializzare.
Di quelle occupate per dominare, negare, offerte ad inetti per danneggiare.
Ma…….voglio alleggerire il nostro incontro, raccontarvi di sedie speciali.
Per farlo vi porto con me, in Sicilia.

A Marzamemi c’è un borgo marinaro dove case corrose dal tempo e dal sale fanno da cornice ad uno spiazzo che il mare lambisce.
Arrivi sospinto da quel vento che lì non manca mai e dove, come rapito dal vortice di un valzer, ti muovi
tra tavoli bianchi come la sabbia e sedie di un azzurro intrigante.
Danzi e volteggi alla ricerca della tua sedia, del tuo angolo, per godere di attimi di calma, riempirti gli occhi di colori, le nari di profumi selvaggi e perderti in quella brezza che ubriaca.
E’ sera, cala il buio, qualcosa di nuovo si prepara. Complice, la tua sedia ti trattiene: è un invito a rimanere,
a gustare altri sapori, mentre pace, bellezza, sonorità e parole sfumano dentro ai pensieri catturati dall’aria salmastra ….che sa di tempo.

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