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“La Ballata del lavoratore – ovvero figli e lavoro”

Di Marina Agostinacchio
Voce di Elena VigianoElena Vigiano legge l’ultima parte delle stanze poetiche di Marina Agostinacchio dedicate ai figli. Il titolo del poemetto è: “La Ballata del lavoratore – ovvero figli e lavoro” (Uscito in “Azzurro, il melograno”, Pasturana (AL), Punto a capo Editrice, 2009 – Collana PASSI N. 15 -)
Puoi ascoltare Elena al link: https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Elena-Vigiano-legge-lultima-parte-delle-stanze-poetiche–In-particolare-Al-bar-si-muore-e1f4im3                                                                                                         https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Elena-Vigiano-legge-lultima-parte-delle-stanze-poetiche–In-particolare-Ritorno-a-casa-e1f4ink

La scena si muove tra il Tizian Bar Hotel, dove prestano lavoro i figli Matteo e Daniele, la spiaggia e il commiato, il ritorno a casa. Un misto di malinconia, desiderio di riprendere la vita,i sentimenti che altalenanti fanno da sfondo definiscono le ultime tre stanze.

(Al bar…)

Al bar si muore… faceva una canzone.
Al bar dei figli, vivi il loro amore,
lampi d’amicizia dietro al bancone.
E’ sera.Su tutto si posa tenerezza.

Serio lo sguardo del figlio un po’ solo,
l’altro innamorato, gli occhi sono d’oro.
Stanchi dell’estate, vogliono tornare.
Vogliono un cocchio, fare una magia.

Chiamano i personaggi del lavoro,
senza distinzione. Hanno limato
il cuore, lasciato i passi duri, pietre
non più roventi. Ciottoli evanescenti.

(Saggio di storia)

Saggio breve, saggio di storia. Parti,
vai in aiuto. Questi gli ultimi giorni,
questo il lavoro. Fa freddo! E’ agosto
stretto. Tu in pallone, sole in pallore.

Ma quando spunta, grande, onnipotente,
parti, vai verso il molo. Sola, integri
la sostanza, fai la pozione: figli,
stagione, libri, nuvole, spostamenti.

(Ritorno a casa)

Lunedì caldo, 4 settembre in viaggio!
Hanno ammonticchiato tutta la stanza,
tutta la memoria al limite dell’entrata.
Tre mesi nelle cose. Fatica è andare.

Al bar i saluti. Silvana, un mito.
Stelo, tutore. Tiziana, Laura,
hanno imparato. Vita, lavoro
la scuola è altro affare, altro crogiuolo.

Si apre il cielo, altro tempo precipita
con le nubi. E’ sera che si riversa
sulla laguna perla e loro… Io li ho stretti
chiari a settembre nelle loro maglie.

(1 giugno 6 settembre 2006)

 

 

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