Born To Be Online

Niccolò

Niccolò Guerrini ha sedici anni e le ossa leggere. Niccolò ama sentire cose forti che gli rivoltano lo stomaco; è affascinato dall’ansia, dalla paura. Niccolò guarda film horror ogni volta che può e salta sul divano e ride come un pazzo e strilla come un’aquila e di nuovo ride scemo. È il più rumoroso di tutti i suoi amici, non chiude un attimo la bocca, dice sempre tutto ciò che gli passa per la testa. Niccolò ha tante ragazze intorno; gli piacciono le carezze e i baci dietro le orecchie. Niccolò pensa che la vita non debba essere data per scontata e che tutti i giorni ogni essere umano debba ricordarsi del sangue che senza fermarsi scorre nel proprio corpo pulsante. Un giorno però Niccolò si scorda del suo sangue e pian piano dimentica anche tutto il resto. Le ossa diventano marmo, lo trascinano in profondità, non sa più muovere niente, non sa più parlare. Tutto è difficile, tutto è estremamente faticoso, tutto richiede uno sforzo incommensurabile. Il suo scheletro immobile, fermo nel tempo, resterà così per secoli. Degli occhi forse lo vedranno ma nessuna mano proverà a toccarlo: è ripugnante, fatiscente. La carne che lo avvolge si decompone lentamente, il cervello cessa gradualmente di avere potere. Eternamente statico, Niccolò ormai non muove un muscolo, l’aria lo preme verso il basso, i polmoni a ogni esasperato sollevamento del torace si riempiono di polvere. Si accumula, la polvere si accumula, i polmoni sono pieni, non passa più niente, il respiro si interrompe, ma il pensiero avanza, arranca, può farcela, può farcela. Non ce la fa. Il pensiero scollegato svanisce. Il corpo non sente più niente, come la carcassa di animale morto, giace sul morbido letto della sua camera, si unisce a esso.

Il corpo ora non esiste.

Niccolò non esiste.

Valeria C.

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