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Tre poesie di Wallada bint al-Mustakfi

Cerchi di parole
Introduzione di Marina Agostinacchio
Ascolta le tre poesie al link:  https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Tre-poesie-di-Wallada-bint-al-Mustakfi-e1kor6e

Wallada significa “colei che dà alla luce” ma sappiamo che non fu mai sposata, né ebbe figli

Puoi vedere il video al link:  https://youtu.be/ML73nEG5E9Q

Documentandomi, attraverso letture, sulla poetessa araba, ho scoperto che Wallada ebbe un amore: Ibn Zaydun, il consigliere di corte della famiglia rivale dei Banu Yahwar. Tra loro ci fu una corrispondenza intensa, una tra gli esempi più felici della lirica araba. Certa critica ha sottolineato le affinità tra questi versi e quelli dello Stilnovo, che come è risaputo, si ispirava alla scuola siciliana, il cui rimando è alla poesia provenzale.
Ma dove venivano mandati a studiare all’epoca i nobili provenzali? Proprio a Cordova, città culturale di grande fama.
Ai tempi della crociata contro gli albigesi voluta da papa Innocenzo III,
molti provenzali si rifugiarono proprio in Sicilia, portando con sé la cultura provenzale.
Per questo motivo alcune consonanze tra la poesia araba e quella stilnovistica di Dante non sono poi così da considerare azzardate.

Quando Ibn tradì Wallada, non si sa se con un uomo o una schiava, il loro rapporto finì.

La poetessa, allora, si avvicinò al visir Ibn Abdus, rivale dell’ex amante, che confiscò tutte le sue terre per obbedienza amorosa nei confronti di Wallada. Lei visse con il visir fino alla sua morte, ma non lo sposò mai.

Attualmente siamo in possesso di nove componimenti della produzione poetica di Wallada; forse un piccolo numero, comparato a un vuoto di testimonianza culturale femminile nella storia letteraria dell’epoca, e non per mancanza di genio poetico, ma che, anche per questo, costituisce una grande eredità da preservare.
Oggi poi tale tesoro poetico si può apprezzare inoltre in lingua italiana.
“Cammino orgogliosa per la mia strada” (FusibiliaLibri editore) è il libro delle composizioni di Wallada e comprende anche i lavori delle sue allieve. Curatori del testo: Claudio Marrucci e Antonio Veneziani.

Tre poesie della poetessa araba di Cordova Wallada del X secolo dopo Cristo

Sono stata creata da Dio per la sua gloria,
ma cammino orgogliosa per la mia strada.
Sulla mia guancia comandi pure l’amante,
i baci li offro invece a chiunque li desideri

Sono gelosa per colpa tua,
sono gelosa di qualsiasi occhio ti sfiori;
sono gelosa di te, del tuo tempo e del tuo spazio.
Se ti nascondessi nei miei occhi,
fino al giorno del Giudizio Universale,
non sarebbe abbastanza,
perché la mia gelosia non cesserà mai

Se gli amanti giurassero
di essere morti di mal d’amore
il giorno della separazione,
non giurerebbero il falso.
Gli umani, quando si dividono
dopo essere stati uniti, muoiono,
se gli amanti, però,
tornano insieme, resuscitano.

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