“Ma è Doriana?”: capisco dall’altezza e dalle gambe muscolose che è lei, in coda come me. Si volta e il suo sguardo me lo conferma. Due guanti bianchi, il mio e il suo, si levano in segno di saluto.
Dal terrazzo sento i miei simpatici dirimpettai conversare in Skype con qualcuno: è una donna. Penso la loro amica appassionata di cucina. A sinistra, in basso, un fischio femminile richiama in casa un gattino: Nicoletta!
Due edifici più in là una tapparella viene abbassata o rialzata? Non si capisce. Dentro, una donna, con due figli, abbandonata dal marito.
Non ho mai prestato così tanta attenzione agli occhi e alla voce. Dovremo riconoscerci in questo modo?
Tutt’intorno un cinguettio di uccelli mi ricorda che è primavera.
Silvia
