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ATTACCHI DI PANICO: COME LO STILE DI VITA PUO’ INFLUENZARE LA SERENITA’ QUOTIDIANA.

Di Maria Chiara Destro
Dottoressa, Naturopata, Riflessologa Plantare e Floriterapeuta

Molti di noi hanno sperimentato momenti di ansia molto intensa che rasentano l’angoscia, accompagnati o seguiti da sintomi fisici molto spiacevoli che vanno dalle palpitazioni, sudorazione, tremore, nausea, diarrea, vertigini, brividi e sensazione di soffocamento. Queste crisi nervose esplosive vengono comunemente chiamate: ATTACCHI DI PANICO.

L’attacco di Panico colpisce nei paesi occidentali circa il 3% della popolazione, ma è in costante aumento per la componente stressogena sempre più presente nell’ambiente lavorativo e familiare dell’uomo di oggi.

Un attacco di panico è un episodio improvviso di ansia acuta, della durata di qualche secondo o qualche minuto. Può insorgere in risposta ad un evento spaventoso o stressante, oppure può manifestarsi improvvisamente, senza motivo noto. La peculiarità di un attacco di panico consiste nella sua rapida e intensa insorgenza, raggiunge infatti l’apice in circa dieci minuti, per poi risolversi in massimo un’ora.

La denominazione di questo complesso richiama una paura profonda ed ancestrale, presente nell’uomo fin dalla sua comparsa: la paura del buio, dell’ignoto che ha rappresentato un circuito nervoso utile che, tuttavia, diventa dannoso quando sia iperattivato o non finalizzato. Il vivere situazione di ansia cronica alimenta questo circuito che si trova nell’area limbica del nostro cervello. Questa è una struttura complessa nervosa di passaggio di emozioni al limite tra l’incontrollabilità ed il conscio razionale.

L’attacco di panico origina da una sollecitazione nervosa inconscia di questa struttura, ed è in parte controllabile e risolvibile con tecniche cognitive.

I sintomi associati sono. Alle sensazioni fisiche si unisce la paura di perdere il controllo, paura di impazzire, paura di morire, confusione e senso di derealizzazione/depersonalizzazione (distacco dalla realtà e/o da sé stessi).

Una delle prime reazioni può essere quella di fuggire e sottrarsi al contesto in cui sono emersi i sintomi dell’attacco di panico. I sintomi sopraggiungono con una certa imprevedibilità, e questo conduce le persone ad evitare tutte le situazioni che potrebbero stimolare l’attivazione del panico.

Esistono infatti due tipi di attacco di panico:

–l’attacco atteso insorge dinanzi ad uno stimolo/evento specifico e individuabile;

–l’attacco inaspettato invece, si presenta con stimoli/eventi che in precedenza non erano associati a panico o ansia.

Per poter valutare il Disturbo di Panico non è sufficiente un episodio isolato di panico, bensì devono essere presenti ricorrenti attacchi, associati all’intensa preoccupazione di averne altri e alle sensazioni ad essi associate.

Un ulteriore elemento per far diagnosi di Disturbo di Panico è relativo alla presenza di intensa ansia e contesti che potrebbero innescare un attacco di panico.

Sul piano psicologico, sembrerebbe che la sensibilità all’ansia, la tendenza al pessimismo e ad esprimere emozioni negative siano fattori predisponenti allo sviluppo di attacchi di panico. In genere dipendono da conflitti interiori irrisolti che generano tensioni le quali, in determinate situazioni, rievocano sensazioni di minaccia o di profonda insicurezza. Anche l’abuso di sostanze psicotrope e di psicofarmici, lo stress o fobie preesistenti possono scatenare attacchi di panico.

Eventi stressanti imprevedibili o cronici ed esperienze traumatiche (precoci e non) possono incidere sullo sviluppo di una visione del mondo come imprevedibile e incontrollabile.

La medicina ufficiale propone di lavorare sul sintomo e non sulla causa, bloccando l’ansia con le benzodiazepine tagliando la reattività emotiva che comporta danni immediata quali la prostrazione fisica e psichica e una lunga dipendenza dal farmaco. L’individuo non viene educato alla conoscenza e alla consapevolezza del proprio sistema nervoso. Lo psicofarmaco non rappresenta la soluzione al problema ma può essere solo un tamponamento momentaneo.

La medicina naturale con le sue vaste e articolate proprietà permette di affrontare a vari livelli questo disturbo contribuendo a portare a livello conscio e quindi a neutralizzare con razionalità questo pesante sintomo.

CONSIGLI DEL NATUROPATA

A livello nutrizionale saranno da evitare i carboidrati raffinati, lo zucchero bianco, i dolcificanti industriali e i succhi di frutta confezionati che, essendo a rapido rilascio, favoriscono gli sbalzi glicemici. Da preferire zucchero di canna e miele. Utile il magnesio, che agisce positivamente sul sistema nervoso centrale, contenuto in: verdure fresche, fagioli, pesce, semi oleosi, mandorle e fichi. Da ridurre carne rossa, carne di maiale e più in generale gli insaccati. Andranno eliminati tutti i cibi stimolanti del sistema nervoso come caffè, tè e cioccolato, alcolici. Privilegiare cereali integrali, legumi, proteine del pesce, frutta e verdura di stagione. Abbinare in un unico piatto i carboidrati (cereali integrali, patate) con alimenti proteici (derivati della carne, del pesce, uova, formaggi e legumi), oltre all’immancabile verdura di stagione. Le associazioni nutrizionali utili nell’attacco di panico sono simili a quelle dell’ansia per contribuire a sedare il sistema nervoso.

A livello integrativo è essenziale il:

5HTP triptofano: amminoacido che stimola la sintesi di serotonina, favorendo la rilassatezza, il buon umore e deputato a farci sopportare meglio lo stress e a renderci meno suscettibili e vulnerabili alla paura.

L-Teanina: attraversando la barriera ematoencefalica influenza l’attività elettrica tramite la sua azione su dopamina e serotonina. Per questo indicata nella cura dello stress, ansia e depressione.

Rodiola rosea: i principi attivi presenti dentro la rodiola stimolano l’incorporazione dei precursori della serotonina nella cellula celebrale aumentandone i livelli, elevando così il tono dell’umore e fungendo da ansiolitico.

Passiflora: ha proprietà sedative per il sistema nervoso centrale; è usata come tranquillante, ansiolitico, antispastico, curativo dell’insonnia e per la stanchezza psichica.

Cobalto in oligoelemento: in microdosi è indicato come cura di fondo per sedare l’eccessiva risposta neurovegetativa che caratterizza l’attacco di panico.

Emergency (fiori australiani): è una combinazione creata con le Essenze dei Fiori Australiani Angelsword, Crowea, Dog Rose of the Wild Forces, Fringed Violet, Grey Spider Flower, Sundew, Waratah. La miscela ha un effetto calmante immediato sulla mente, sul fisico e sulle emozioni, anche durante le crisi di grave entità. Tale combinazione è specialmente adatta per vissuti di paura, panico, per gravi stress mentali e fisici, tensione nervosa e dolore.

Come ultimo consiglio, per risolvere questo fastidioso problema, sono i TRATTAMENTI CON LE CUFFIE AD INFRASUONO, che potrete provare specificatamente presso il mio studio professionale. Consiste in un ciclo di sedute che vengono effettuate con delle cuffie ad emissione frequenziale molto bassa (non udibili dall’orecchio umano), ma che intervengono in tutti gli squilibri del sistema nervoso.

L’uomo genera frequenze e campi elettromagnetici utilizzati per regolare e stimolare i processi vitali, funzionali e riparatori. Così, come un diapason viene utilizzato per accordare lo strumento musicale, ciascuno di noi ha bisogno di un diapason multi frequenza per accordare i processi cerebrali e organici. Le cuffie di cui vi propongo l’utilizzo sono capaci di accrescere le CAPACITA’ AUTORIPARATIVE e AUTORIGENERATIVE degli organi, riconducendo il corpo a far fluire la propria energia lungo i suoi meridiani in maniera corretta, riequilibrando o prevenendo lo squilibrio.

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Maria Chiara Destro lavora presso il centro Entelècheia Formazione, un centro di consulenza e formazione professionale.

https://www.entelecheiaformazione.it/

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